Come lavoreremo insieme

Come lavoreremo insieme

L’obiettivo di un percorso psicologico non è quello di farsi dare buoni consigli. I consigli, anche quando richiesti, non fanno altro che accrescere quasi sempre il nostro senso di confusione e farci sentire meno capaci di prendere decisioni. Questo vale anche per me e ogni altro terapeuta, sarebbe presuntuoso da parte mia pensare di sapere cosa è meglio per te. Lo scopo di un percorso psicologico è aiutarti a riflettere sui tuoi vissuti e sulla tua storia e a rileggere quello che ti è accaduto e che ti accade per trovare nuove strategie più funzionali per il raggiungimento del tuo benessere.

Nel corso della prima fase della terapia il mio obiettivo consiste nella riduzione dei rischi che, in quel momento, puoi correre in riferimento a te stessa e agli altri. Se è possibile comprendere le radici profonde di eventuali stati d’animo prolungati è allora possibile migliorare la condizione di intenso disagio prodotta da queste emozioni negative.

Nella fase centrale della terapia l’obiettivo è abbandonare in modo graduale le abituali manovre di evitamento e incrementare l’espressione delle emozioni; imparare anche a collegare fra loro sentimenti e credenze, ad affrontare i tuoi dilemmi personali, a stabilire nuove narrative e a rendere più chiari gli obiettivi futuri.

Si affrontano gli argomenti emotivamente complessi attraverso un avvicinamento progressivo. Un approccio graduale fondato su chiarificazioni passo dopo passo e interpretazioni provvisorie conduce alla comprensione. Esplicitare credenze solitamente implicite incrementa il senso di autocontrollo: le strategie e le tecniche della terapia ti aiutano a parlare di ciò che altrimenti resterebbe incomunicabile e a tollerare anche le emozioni che in precedenza era impossibile prendere in considerazione.

In questa fase della terapia si possono manifestare alcuni stati emotivi connessi ai sentimenti transferali. Quando i sentimenti che caratterizzano il transfert sono fondati sulla ripetizione di precedenti esperienze relazionali, è importante la comprensione della tua storia evolutiva.

Spesso gli atteggiamenti che si esprimono nel transfert sono fondati su mappe cognitive inconsce ma operative nelle dinamiche relazionali, costituite da credenze, schemi, modelli di ruolo relazionale di sé e degli altri e copioni di scenari transazionali attesi. In questa fase della terapia imparerai a comprendere se il contesto relazionale della terapia è analogo oppure differente rispetto agli schemi e ai copioni che hai appreso nel corso dello sviluppo, a partire dalle esperienze precoci di attaccamento.

Man mano che proverai la sicurezza della cornice terapeutica, è probabile che crescerà la tua volontà di affrontare argomenti impegnativi dal punto di vista emotivo. Il ricorso a processi di controllo conscio sarà utilizzato con più frequenza per modificare comportamenti inconsci di evitamento e operazioni difensive abituali. L’impiego di nuove strategie migliorerà i pattern di gestione degli impulsi e la regolazione delle emozioni.

Faciliterò i tuoi sforzi volti al cambiamento dirigendo l’attenzione verso argomenti utili a un’esplorazione e una rivalutazione comuni. Talvolta, potrò essere relativamente silenziosa (in attento ascolto), mentre in altri momenti sarò relativamente attiva (ripetendo e chiarendo ciò che è stato detto, effettuando interpretazioni e suggerendo le direzioni in cui focalizzare l’attenzione).

Nella fase conclusiva della terapia l’obiettivo è consolidare ciò che è stato acquisito fino a quel momento, affinché i cambiamenti che si sono verificati nel corso del trattamento possano durare anche oltre la sua conclusione. La formulazione condivisa di ciò che è cambiato consolida la consapevolezza e rafforza il miglioramento degli atteggiamenti e dei comportamenti nelle relazioni sociali.

Have a question?

Errore: Modulo di contatto non trovato.